MAGAZZENO STORICO VERBANESE

... a partire da un'idea di Giovanni Andrea Binda (1803-1874)
Copertina Autore Pubblicazione Editore Anno
Aa.Vv. Vallintrasche. Memorie di genti tra Val Grande e Alto Verbano – 7/2014

Vallintrasche 7-2014 viene regalato ai soci del MSV in regola con l’associazione 2014! Preghiamo i soci di voler cortesemente attendere o segnalare alla segreteria sociale l’interesse a riceverlo per posta.  Vallintrasche 7-2014 Presentazione Anche nel 2014, alla vigilia del Natale, Vallintrasche vien consegnato alle cure di Giovan Paolo Passera, amico, oltre che tipografo in Germignaga. […]

Magazzeno Storico Verbanese Germignaga, 2014

Vallintrasche2014

Vallintrasche 7-2014 viene regalato ai soci del MSV in regola con l’associazione 2014! Preghiamo i soci di voler cortesemente attendere o segnalare alla segreteria sociale l’interesse a riceverlo per posta. 

Vallintrasche 7-2014

Presentazione

Anche nel 2014, alla vigilia del Natale, Vallintrasche vien consegnato alle cure di Giovan Paolo Passera, amico, oltre che tipografo in Germignaga. Conclusa la raccolta, revisione e impaginazione degli articoli tocca a noi, che ci arrabattiamo al meglio delle nostre forze per far uscire annualmente queste “Memorie di genti tra Val Grande e Alto Verbano”, di trovare le parole che per prime vengon lette nello sfoglio delle pagine dell’annuario.
Ci è piaciuto, quest’anno, commentare un poco l’indice degli articoli; articoli che come d’abitudine sono in sequenza sovente legata al periodo storico, altre volte agli argomenti trattati. Si riconferma la salda amicizia di Elena Poletti per “Vallintrasche”; la sua segnalazione riguarda il recente ritrovamento di una fusaiola romana da Rovegro, espressivo testimone di vita quotidiana nella Val Grande di circa duemila anni fa: una vita non tanto diversa da quella delle nostre nonne per le quali la filatura era consuetudine giornaliera.
Ci incamminiamo poi – è il caso di dirlo… – sulle mulattiere e strade, del periodo in cui – a fine Ottocento – la trasformazione di queste vie alpestri in carrozzabili venne considerata prioritaria. È Marilisa Morandi che ci porta in giro su queste antiche strade, avendo virtualmente con sé documenti e immagini relativi alla costruzione della strada che risale la Valle Intrasca: un’opera più che trentennale, sviluppata al volgere del secolo XIX.
Su ben più disagevoli e selvaggi sentieri, che per secoli furono però frequentati manco fossero “autostrade di alta quota”, Chiara De Franceschi incontra sèrp, vipere, basalésk e altri serpenti mitologici. Chiara, altra cara amica di “Vallintrasche”, prende spunto da un poco noto articolo di Nino Chiovini per farci conoscere la vipera e per disconoscere e sfatare miti e leggende sorti attorno a quel maestoso e fiero rettile: un articolo bello e godibile, non c’è che dire, e pazienza per chi si impressiona al solo vedere una foto di una vipera!
Le tracce degli usi dialettali che nell’articolo di Chiara emergono in alcune testimonianze orali introducono il lettore al dialetto delle nostre valli: Silvano Ragozza mette quindi mano a un’indagine comparativa fra le parlate del Verbano-Cusio-Ossola, con l’auspicio che presto si possa arrivare ad avere prima o poi un atlante linguistico che prenda in esame ogni nucleo abitato del nostro territorio.
“Vallintrasche” è prima di tutto, come ricorda il sottotitolo della nostra rivista, Memorie di genti…. Le memorie non sono solo di carta, ma anche vive e recenti; il pregio, la preziosità non cambia. Preziose e pregiate sono le memorie – raccolte tra 1972 e 1989 da Francesco Poletti – sulla gestione del bosco e l’utilizzo del legname ricavato dal taglio: parla, in Francesco, una dinastia infinita di boscaioli e tornitori del legno.
Di altre memorie e figure di verbanesi tanto avventurosi quanto a rischio d’oblio racconta Veleda Bignami nell’arditissima impresa del “Giro dei tre continenti” : un tour automobilistico che nel lontano 1927 prese le mosse e si concluse trionfalmente sul Verbano: protagonisti i tre verbanesi, e – non poteva mancare… – un editore intraprendente (Ambrogio Airoldi) che ne pubblicò le avventure un paio d’anni dopo.
Chiude la rassegna di articoli la nota di Gabriela Monzani, Katia Negri ed Elena Poletti sul restauro del ‘Capelin’ di Unchio: un piccolo manufatto sacro a cui il Magazzeno Storico Verbanese è particolarmente affezionato, e noi con esso, perché proprio sulle pagine di “Vallintrasche” Elena Poletti nel 2009 ne firmava la descrizione e l’inquadramento storico artistico, auspicando un prossimo recupero.
Come da consuetudine, la rivista si chiude con la rubrica “In itinere Vallis Intraschae”: in questo ottavo appuntamento risalta, in mezzo ad altre note, ben accompagnata da un vivace e sentito scritto di Roberto Caretti, l’immagine ingenua di un ex voto per grazia ricevuta al Crocifisso di Intragna.
Ecco dunque quel che porge il Magazzeno Storico Verbanese per il tramite di due suoi redattori alla cortesia del lettore: in uno con l’augurio che questo settimo “Vallintrasche” possa rappresentare un fedele compagno di viaggio per le nostre terre intraschine per tutto il 2015.

Fabio Copiatti / Carlo Alessandro Pisoni

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