MAGAZZENO STORICO VERBANESE

... a partire da un'idea di Giovanni Andrea Binda (1803-1874)
Luigi Guffanti 1876 - Formaggi per Tradizione - Arona

Luigi Guffanti 1876 – Formaggi per Tradizione – Arona

 

Il formaggio, prezioso come l’argento…

Quando il bisnonno Luigi Guffanti, nel 1876, iniziò a stagionare il Gorgonzola, la sua intuizione geniale fu l’acquisto di una miniera d’argento abbandonata in Valganna, in provincia di Varese.

Là sotto, a temperatura e umidità costante tutto l’anno, il formaggio maturava talmente bene che Luigi non tardò a conquistare i mercati: i suoi figli Carlo e Mario, all’inizio del Novecento, esportavano fino in Argentina e in California, terre di emigrazione piemontese e lombarda.

Massima attenzione alla qualità artigianale del prodotto caseario, passione per un accurato affinaggio costituiscono la tradizione che la famiglia Guffanti-Fiori si tramanda gelosamente da cinque generazioni.

L’esperienza accumulata sul Gorgonzola è stata via via trasferita alle Tome degli alpeggi ossolani, al Parmigiano Reggiano, a tutti i formaggi italiani e a quelli francesi, inglesi, spagnoli, svizzeri, portoghesi…

All’origine di tutto, una vecchia miniera d’argento abbandonata che, a un certo punto, cominciò a produrre un altro bene prezioso derivato dal latte.

Carlo e Giovanni Guffanti Fiori, gli interpreti della nostra storia.

Carlo e Giovanni Guffanti Fiori sono i responsabile dell’intera  gestione aziendale e del delicato processo di ricerca e selezione dei formaggi.

In questa posizione si occupano di tutti gli aspetti della vita aziendale mettendo  a profitto il cospicuo patrimonio di conoscenze e di professionalità sviluppato negli anni.

L’azienda diventa così, via via, il punto di riferimento di consumatori attenti alla ricerca della tipicità nel mondo dei formaggi artigianali, in un contesto territoriale sempre più vasto  che abbraccia oggi l’Italia,  parte dell’Europa e diverse realtà extraeuropee (USA, Hong Kong, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, ma recentemente anche India ed Emirati Arabi). Si può dire che un’azienda come Guffanti  si presenta oggi, sul palcoscenico dell’enogastronomia italiana, come un piccolo ma agguerrito ambasciatore delle  nostre tradizioni e delle nostre specificità artigianali.

Questo risultato è da ascrivere soprattutto alla testimonianza che quotidianamente viene resa in termini di entusiasmo ed attaccamento al mondo delle piccole realtà produttive anche al di là del semplice tornaconto economico.

Questa “passione” è la vera arma di marketing di Guffanti in un mondo tutto teso ai grandi numeri ed alla competitività esasperata anche a detrimento delle caratteristiche tipiche dei prodotti. È per queste ragioni che Carlo e Giovanni Guffanti Fiori vengono spesso chiamato a rendere le proprie testimonianze in programmi radio-televisivi in onda sulle reti nazionali o in articoli e inchieste sulla stampa nazionale, specializzata e non, oppure a tenere seminari sul formaggio in ambienti di grande qualificazione professionale (rivolti ad esempio a chef stranieri che vengono a istruirsi in Italia), oppure ancora diviene destinatario di riconoscimenti da parte di chi valorizza il mondo delle tradizioni.

A questo riguardo va detto che, alla fine del 1999, Carlo Fiori è stato chiamato a far parte della prestigiosissima “CONFRERIE des CHEVALIERS du TASTE FROMAGE DE FRANCE”, acquisendovi successivamente (2002) il grado di Grand Officier. Sempre nel 2002 è stato citato nel “DICTIONNAIRE DES FROMAGES FRANçAIS” del mitico Pierre Androuet come punto di riferimento per l’Italia per quanto riguarda il settore degli affinatori di formaggi.

Oltre a fare attivamente parte dell’ONAF (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi”) e dell’ANFOSC (“Associazione nazionale formaggi sotto il cielo”), è inoltre anche “FACCINO RADIOSO” nell’ambito degli artigiani del gusto selezionati dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, così come viene spessissimo citato in pubblicazioni, libri, giornali, riviste da parte di chi divulga il mondo delle produzioni casearie di grande specificità.

È stato anche (1999) ispiratore/consulente della pubblicazione “FORMAGGI ITALIANI” (Eos Editrice), primo vero repertorio fotografico, oltre che tecnico, dell’intero panorama caseario italiano.

Nel 2000 Carlo e Giovanni Guffanti Fiori hanno realizzato l’album didattico (in italiano ed in inglese) “La storia del formaggio” (da colorare).

Nel 2004 è Giovanni Guffanti Fiori stato autore, insieme a Carlo Vischi, del volume fotografico “Formaggi Italiani”, edito da Gribaudo.

Dal 2004 è Carlo Fiori titolare di una rubrica su “CASEUS”, la principale rivista italiana dedicata al mondo dei formaggi tradizionali. Nel 2007 è apparso, unico “fromager” italiano, nel film-documentario televisivo “Ce fromages qu’on assassine” , di Joel Santoni e Jean-Carles Deniau, proiettato in anteprima a Parigi il 5 dicembre 2007 ed andato in onda su France 3 il 26 dicembre 2007.

Nel 2010 Giovanni Guffanti Fiori ha curato, sempre per Gribaudo, il volume “Formaggi d’Europa”.

Vuoi comparire in questa pagina?

Se anche tu sei appassionato di storia e della cultura verbanese e vorresti comparire in questa pagina contattaci.

Per diffondere la nostra cultura la rete e le relazioni che si possono intrecciare sono un efficace mezzo di propaganda.

Saremo lieti di entrare in contatto con persone, enti associazioni che hanno a cuore il nostro territorio.

Scrivi alla segreteria sociale: segreteria@verbanensia.org

 

MSV sponsor

  • banner Comune di Cannero Riviera
  • banner Comunità Montana Valli del Verbano
  • banner Fondazione Cariplo
  • banner Laica Cioccolati – Arona
  • banner Litografia Stephan
  • banner Luigi Guffanti 1876 Formaggi per Tradizione
  • banner Navigazione Isole Borromee