MAGAZZENO STORICO VERBANESE

... a partire da un'idea di Giovanni Andrea Binda (1803-1874)

AmiciDellaRocca

Amici della Rocca – Arona, associazione onlus

Fine esclusivo della Associazione è la Tutela e Valorizzazione del patrimonio Storico e Artistico, la Promozione della Cultura Istruzione ed Educazione permanente.

In questa ottica gli ‘Amici della Rocca’ si sono costituiti in Organizzazione di Volontariato – Onlus riconosciuta ed iscritta nel Registro Regionale Piemontese delle Organizzazioni di Volontariato Sezione Provinciale di Novara dal 2008 (determina 2008/4337).

AMICI DELLA ROCCA è una associazione culturale, fondata nel marzo del 1995, apolitica apartitica che opera senza fini di lucro attenendosi ai principi di gratuità delle prestazioni degli aderenti e che si propone il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico culturale, architettonico ambientale e paesaggistico della Rocca Borromea di Arona, ove sino alla fine del XVIII secolo sorgeva il castello fortezza della famiglia Borromeo nel quale nel 1538 nacque San Carlo Borromeo. Gli “Amici della Rocca” si occupano anche della tutela e valorizzazione dei territori strettamente connessi alla Rocca sia per motivi storici che per motivi di contiguità territoriale e paesaggistica: i “LUOGHI DI SAN CARLO”.

Fine esclusivo della Associazione è quindi la Tutela e Valorizzazione del patrimonio Storico e Artistico, la Promozione della Cultura Istruzione ed Educazione permanente. In questa ottica gli ‘Amici della Rocca’ si sono costituiti in Organizzazione di Volontariato – Onlus riconosciuta ed iscritta nel Registro Regionale Piemontese delle Organizzazioni di Volontariato Sezione Provinciale di Novara dal 2008 (determina 2008/4337) La Rocca di Arona, bastione naturale che domina la città, fu presidio militare di difesa e di controllo del basso Lago Maggiore. Il poderoso castello, concepito come una piccola cittadella fortificata, era in grado di accogliere gli aronesi al sicuro al riparo delle sue mura, ed era la difesa più avanzata e più forte del ducato di Milano. Come già detto in una stanza del Castello, residenza dal 1439 della famiglia Borromeo, feudatari di Arona, nacque nel 1538 Carlo Borromeo, futuro Arcivescovo di Milano, figura di grande importanza nella storia della Chiesa, animatore del Concilio di Trento che riformò la Chiesa, poi riconosciuto e venerato come Santo. La Roccaforte di Arona venne distrutta nel 1800‐01 per ordine di Napoleone Bonaparte, all’indomani della battaglia di Marengo.   Gli stessi aronesi furono costretti a demolire il loro Castello sotto la direzione dei Francesi. Il ritardato o mancato pagamento dei costi della demolizione fece sì che la stessa ad un certo punto si arrestò, lasciandoci i ruderi che ancor oggi possiamo osservare. Successivamente per più di un secolo i Borromeo insediarono dei massari principalmente per la viticoltura, finché, persa l’economicità di tale attività, attorno al 1950 l’area fu abbandonata.

Nel 1970 la proprietà concesse al Comune di Arona la locazione dell’area, che venne così trasformata in parco pubblico.

Già precedentemente associazioni locali, a vario titolo, si erano interessate alla tutela e valorizzazione di questi luoghi e dei territori immediatamente a nord caratterizzati dalla cava e dal Sacro Monte di San Carlo, connessi per storia, morfologia ed appartenenti allo stesso comprensorio naturale e paesaggistico.

Nel 1991 si costituì il “Comitato per la tutela e la salvaguardia della Rocca Borromea” che, operando con le forze del volontariato determinò il recupero di parte delle rovine del castello, liberandole da rovi ed infestanti. L’azione determinata del comitato rinnovò in parecchi cittadini e nell’amministrazione municipale l’interesse per quest’area, sfociato nella mostra storica del Gasma (gruppo archeologico storico mineralogico aronese) dell’estate 1994, che ebbe ampio successo di partecipazione e di divulgazione.

Incoraggiati da questi precedenti gli aderenti al Comitato, gli organizzatori della mostra, altri privati ed i rappresentanti delle associazioni Arona Nostra, C.A.I., Associazione Alpini, GASMA, Comitato promozione e tutela Rocca, Lions Club Arona Stresa, si riunirono e fondarono una nuova associazione senza fini di lucro con lo scopo di promuovere il recupero e la completa valorizzazione del patrimonio culturale e ambientalistico dell’area. Nacque così il 4 marzo 1995 l’Associazione ‘’Amici della Rocca’’, per statuto associazione di volontariato senza fini di lucro con lo scopo di promuovere il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale storico e ambientalistico della Rocca di Arona e dei luoghi ad essa connessi.

Negli anni gli Amici della Rocca più volte lavorarono materialmente, con la collaborazione di tanti volontari, al recupero ambientale dei resti della fortezza e della torri e degli accessi alla Rocca ripulendoli dalla folta vegetazione infestante che ne sbarrava la visione ottenendo anche degli ottimi risultati, ma la rigogliosità della natura ben presto riprendeva il sopravvento. Per ben due volte venne pulito e recuperato sulla sommità anche un percorso che, con svolgimento ad anello e opportune segnalazioni, portava il turista alla scoperta piacevole, stimolante la fantasia, della grandiosità dei luoghi del castello.

Nella opera di promozione culturale e ambientale gli Amici della Rocca stipularono nel 1995 con il Touring Club Italiano una Convenzione con l’inserimento della Rocca e di Arona nel programma visite guidate del Touring. Visite gratuite con svolgimento ad ogni sabato dal mese di marzo a ottobre con esclusione di luglio e agosto, con guide fornite dagli Amici della Rocca per un percorso ad inizio dal centro storico cittadino: abbazia, chiese principali, p.za del Popolo proseguendo per la Rocca attraverso i resti delle tre cerchie murarie borromee e tutte le torri residue, a partire da quella degli Innocenti da poco ripulita, e fra il Salone delle Armi, la cappella di S. Ambrogio, i magazzini della Rocchetta, la Scala Segreta per poi ridiscendere alla Nautica per vedere le torri dell’antico Porto Militare.

Sempre per promuovere la conoscenza della Rocca fra giovani bimbi e adulti, nel settembre ’95, con il patrocinio del Museo dell’Aeroplano di Comignago, venne organizzata nella cornice del parco della Rocca la manifestazione “I colori del vento” una indimenticabile giornata, la giornata degli aquiloni, con la costruzione di aquiloni da parte dei ragazzi con l’aiuto di istruttori e le prove di volo e l’esibizione di mega‐ aquiloni degli istruttori.

Per diffondere la cultura e conoscenza storica della Rocca fra i giovani l’Associazione cercò e trovò la preziosa e gradita collaborazione dei Consigli di Istituto e dei Presidi delle scuole medie di Arona e Dormelletto, organizzando per alcuni anni, in collaborazione con la Corporazione dei Bardi e l’Associazione Le Onde, dei giochi tematici per i giovani – le Disfide della Rocca – con Trofeo e premiazioni finali, momento di aggregazione fra ragazzi e genitori, fra grandi e piccoli nei luoghi che fecero la storia di Arona.

Nel 1998 nella ricorrenza del 3° centenario del termine lavori della Statua di San Carlo Borromeo, gli Amici della Rocca, con il patrocinio della Città di Arona e della Provincia di Novara, diedero vita ad una Mostra storica sulla figura del Santo e sulla Statua, “Statua di San Carlo – 1698‐1998” allestita presso la Chiesa del Sacro Monte. La Mostra approntata con materiale acquisito dalla Biblioteca Ambrosiana e dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano rimase a lungo aperta, a disposizione del forte flusso di visitatori del Colosso di S. Carlo. Ambizione della Associazione sarebbe trovare una sistemazione per una degna collocazione permanente del materiale.

Gli Amici della Rocca diedero vita, dall’aprile 2000 sino alla chiusura della Rocca, ad un proprio bollettino di informazione denominato “Il Baluardo”, a pubblicazione trimestrale, recapitato agli iscritti e diffuso a mo’ di inserto nei maggiori giornali di informazione locale.   Dopo la chiusura al pubblico del Parco della Rocca nel 2002 per decorrenza del contratto fra la proprietà Borromeo e il Comune di Arona l’Associazione si impegnò attivamente per cercare un accordo fra le parti che consentisse la riapertura.

Per smuovere l’impasse gli Amici della Rocca parteciparono nel 2006 alla 3° Edizione de “I luoghi del cuore” Censimento Nazionale dei luoghi di natura da non dimenticare indetto dal FAI, impegnandosi nella raccolta firme a favore del Parco della Rocca Borromea, coinvolgendo nel gravoso impegno anche altre associazioni locali. Lo sforzo venne premiato ottenendo il 2° posto assoluto a livello nazionale con 12.987 segnalazioni ad una manciata di voti dal primo assoluto (il Brolo del Monastero di San Giacomo di Veglia – Vittorio Veneto, con 13.060 segnalazioni).

Il Parco della Rocca Borromea, premiato dal FAI e presentato alla stampa il 29/01/2007 con l’accompagnamento di un CD preparato dagli Amici della Rocca, venne così adottato dal FAI come “Luogo del cuore” e portato alla attenzione nazionale su organi di stampa e alla attenzione degli organi istituzionali, Regione Piemonte, Provincia di Novara, Comune di Arona e della proprietà Borromeo.   Dopo la chiusura al pubblico del Parco della Rocca nel 2002 per decorrenza del contratto fra la proprietà Borromeo e il Comune di Arona l’Associazione “Amici della Rocca” si impegnò attivamente per cercare un accordo fra le parti che consentisse la riapertura.

Per smuovere l’impasse gli Amici della Rocca parteciparono nel 2006 alla 3° Edizione de “I luoghi del Cuore ‐  Censimento Nazionale dei luoghi di natura da non dimenticare” indetto dal FAI, impegnandosi nella raccolta di firme a favore del Parco della Rocca Borromea, coinvolgendo nel gravoso impegno anche altre associazioni locali. Lo sforzo venne premiato ottenendo il 2° posto assoluto a livello nazionale con quasi 13.000 adesioni.

Il Parco della Rocca Borromea, premiato dal FAI e presentato alla stampa il 29/01/2007 con l’accompagnamento di un CD preparato dagli Amici della Rocca, venne così adottato dal FAI come “Luogo del cuore” e portato all’attenzione nazionale su organi di stampa e all’attenzione degli organi istituzionali, Regione Piemonte, Provincia di Novara, Comune di Arona e della proprietà Borromeo.

Dopo il successo del concorso FAI “I luoghi del cuore”, è iniziata una nuova fase in cui l’Associazione, forte del risultato conseguito e dei riconoscimenti ricevuti, ha potuto svolgere un ruolo di coordinamento fra tutti gli interlocutori, facilitando l’incontro ed il confronto sui temi della Rocca e, più in generale, dei Luoghi di San Carlo.

L’Associazione Amici della Rocca, avvalendosi dell’opera degli architetti Giorgio Ingaramo, Laura Apollonio per gli interventi architettonici e Ivano Boris Di Molfetta, Cristina Gagnolati per l’ambito dei parchi e progettazione del paesaggio, ha elaborato un progetto di ampio respiro intorno alla Rocca e ai luoghi di San Carlo (Rocca – Cava m.te Cuirone – Colle San Carlo) denominato “Luoghi di San Carlo” a valenza culturale, religioso‐votiva e turistica, con la Rocca intesa come parco culturale storico legato alle emergenze storiche restaurate e alla creazione di attività museali multimediali e alla creazione di percorsi naturalisti e storico‐ culturali in una realtà ambientale paesaggistica di primordine e alla ricostruzione di un equilibrio perduto fra le emergenze storico architettoniche della città e il Parco Rocca.   Il progetto di creazione di un parco multitematico per una riqualificazione del territorio ha raccolto il parere favorevole della proprietà Borromeo con la prospettiva di inserire il sito Rocca nel circuito dei Luoghi Borromaici (Isole Borromee, Castelli Cannero, Rocca di Angera), del FAI, del Comune di Arona impegnato in un recupero del suo territorio, della Provincia di Novara, della Regione Piemonte.

In collaborazione con l’Associazione, la Regione Piemonte ha avviato un Tavolo di Lavoro che si è tenuto a Novara nella sede della Provincia il 26/03/2008 con la presenza Regione Piemonte assessorato al Turismo, della Provincia di Novara con l’Assessore al Turismo, del Sindaco e Dirigente Ufficio Tecnico città di Arona, della Proprietà Borromea della Rocca, del FAI ‐ ufficio Tecnico, della Fondazione della Comunità del Novarese, della Associazione Amici della Rocca e degli architetti del gruppo di Progettazione. Nel corso dei lavori, di cui anche il FAI ha parlato con una pagina internet visitabile nel suo sito internet, si è verificato l’interesse dei soggetti alla realizzazione di questo Progetto di ampio respiro e la disponibilità ad un futuro coordinamento reciproco attraverso l’assunzione da parte della Regione dell’impegno a successivi tavoli di lavoro  In particolare la Regione, vista la chiarezza e la serietà del lavoro presentato, ha assunto l’impegno ad effettuare, tramite la FinPiemonte, uno studio di fattibilità sull’intero progetto. L’incarico è stato deliberato nei mesi successivi e infine assegnato, pur con qualche ritardo, a FinPiemonte che ha l’impegno a consegnare i risultati dello studio entro fine aprile 2009. Lo studio di fattibilità viene sviluppato in contatto con l’Associazione Amici della Rocca e in particolare con il supporto degli architetti Ingaramo e Apollonio.

Vuoi comparire in questa pagina?

Se anche tu sei appassionato di storia e della cultura verbanese e vorresti comparire in questa pagina contattaci.

Per diffondere la nostra cultura la rete e le relazioni che si possono intrecciare sono un efficace mezzo di propaganda.

Saremo lieti di entrare in contatto con persone, enti associazioni che hanno a cuore il nostro territorio.

Scrivi alla segreteria sociale: segreteria@verbanensia.org

 

MSV sponsor

  • banner Comune di Cannero Riviera
  • banner Comunità Montana Valli del Verbano
  • banner Fondazione Cariplo
  • banner Laica Cioccolati – Arona
  • banner Litografia Stephan
  • banner Luigi Guffanti 1876 Formaggi per Tradizione
  • banner Navigazione Isole Borromee